TIPOLOGIA

Continuum aspira ad abbracciare la new wave di intrattenimento online che ha subito un grande fermento in occasione della pandemia, i cosiddetti Live Action Online Games , esplorandone le espressioni più attuali e reintepretandole. Per questo è un anche LAOG ma non solo… è un LADAMORGE*

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CONTINUUM ASPIRA AD ESSERE UNA ESPERIENZA DI GIOCO INTEGRATA ED INTEGRALE GRAZIE ALLA SUA COERENZA

Integrata nel senso che combina diversi tipi di gioco, cercando di essere a cavallo fra un larp e un tabletop narrativo.
Integrale nel senso che punta a coinvolgere il più possibile i partecipanti cercando di aiutarli nel sostenere sospensione dell’incredulità.

Per coerenza intendiamo contemporaneamente da un lato il grado di accettazione e rafforzamento di un mondo immaginato da autori e giocatori, dall’altro una progettazione coerente e condivisa.

Durante la progettazione di Continuum ci siamo chiesti quanto l’ultima generazione di giochi online si potesse riconoscere come anello di congiunzione fra i giochi di ruolo da tavolo e quelli dal vivo. Ci è parso interessante inserire nel progetto molti elementi dei giochi da tavolo da remoto e sottolineare quindi l’affinità con questi ultimi. 

Uno degli aspetti più accattivanti di alcuni giochi di ruolo è il fatto che l’ambientazione di gioco e lo svolgimento della trama principale siano accessibili ai giocatori e vadano a costruire un cosiddetto Spazio Immaginario Condiviso e una Esplorazione, così da soddisfare il “bisogno di sognare assieme” dei giocatori, ma questo grado di interattività non è molto diffuso nei giochi dal vivo via rete.


Per provare a sperimentare in questa direzione Continuum affianca più modalità di gioco, coinvolgendo direttamente i giocatori e facendo loro “girare un po’ le manopole del mago di Oz”


MA QUALI SONO QUESTE MANOPOLE?

Per quello che riguarda le dinamiche più da gioco di narrazione

  • Narrazione off character: ai giocatori sarà chiesto di approfondire alcuni spunti, se lo vorranno, arricchendo l’ambientazione.
  • Narrazione collettiva: ogni gruppo di gioco risponderà ad alcune domande e le loro risposte andranno a creare le relazioni con gli altri gruppi di gioco e l’antefatto.
  • Produzione di semplici contenuti (multimediali, visivi, testuali) per arricchire l’esperienza di gioco degli altri giocatori.

Per quello che riguarda la parte più classica di ogni tipo di gioco di ruolo

Dal vivo, online o da tavolo la voglia di sperimentare e aprirci al contributo autoriale dei giocatori ci ha paradossalmente portati a rispolverare anche alcune meccaniche di design che si potrebbero pensare digerite e superate ma che proprio oggi, con la consapevolezza maturata in questi anni, potrebbero acquisire una nuova luce e un nuovo interesse.

  • Personalizzazione e approfondimento del personaggio
  • Costruzione di una rete di relazioni significativa fra i personaggi e l’antefatto, e fra loro

Corriamo molti rischi con questa proposta ludica, ma crediamo che il gioco valga la candela e che mettersi in gioco oggi sia fondamentale per trasformare quello che era iniziata come una forzata alternativa ai giochi dal vivo in un potenziale nuovo sottogenere ludico.

Molti giochi online vengono visti come attività di ripiego perché messi a confronto con un “vero larp” non reggono il confronto.
Certo l’opportunità di incontrarsi dal vivo e viaggiare in nuove fantastiche location risulta insostituibile, questo aspetto è una parte integrante e caratteristica appunto dei larp e nulla lo potrà mai sostituire.

Una volta compreso che i giochi online non sono larp e che non ha senso chiedergli di esserlo, ci si può aprire alla prospettiva di godere delle grandi potenzialità che caratterizzano in modo insostituibile questo genere di giochi. La possibilità di interpretare situazioni più surreali, di esplorare ambientazioni ipertecnologiche e futuristiche, di vivere attraverso uno schermo una realtà intangibile che ci tocca nel profondo scatenando emozioni e riflessioni personali e condivise.

Abbiamo intuito che un gioco per essere bello, a prescindere dal genere, richiede sempre un investimento di energia da parte di organizzatori e giocatori e proprio per questo abbiamo voluto investire molto nella realizzazione di questo progetto, ma abbiamo anche deciso di chiedere un maggiore impegno ai giocatori permettendo loro di viverlo con maggiore coinvolgimento e partecipazione. 


Continuum è quindi pensato per occupare sostanzialmente il tempo che si dedica ad un larp da un weekend, ma distribuito su un periodo più lungo e speriamo che pur essendo un’esperienza diversa vi possa lasciare altrettanto soddisfatti.


PER CHI VUOLE APPROFONDIRE

Cos'è un LADAMORGE

Cosa significa dunque questo curioso acronimo (nato come autoironia e poi divenuto molto più vero di quanto osassimo credere) ? LADAMORGE sta per Live Action diffused asynchronous multiplatform online role-play game experience.

La prima volta che lo abbiamo pensato ci ha strappato un sorriso (ed è giusto!) ma nel suo essere esageratamente didascalico spiega esattamente cosa abbiamo in mente.Vuole essere una ”esperienza ludica” in senso allargato che abbracci più modalità di intrattenimento e quindi non inserita e non inseribile in un genere predefinito.E’ importante chiarire che Continuum è a tutti gli effetti  un gioco con regole ben precise (più di altri giochi più liberi, che in gergo si chiamano Freeform) che determineranno il suo andamento in maniera stringente. E’ un’esperienza quindi per chi ama fra le altre cose avere un “sistema di gioco” e un “design”.

Per questo Continuum è sicuramente un railroad molto serrato, in cui le trame saranno molto guidate dal design di gioco ed il lato divertente non sarà “poter fare qualsiasi cosa” come nei cosiddetti giochi sandbox, ma saltare su una giostra e vivere le storie che abbiamo pensato per voi. Queste regole non sono solo vincoli da rispettare, ma sono veri e propri meccanismi ludici atti a supportare i giocatori e la storia in modo coerente dando ai partecipanti la possibilità di incidere sullo svolgimento della propria storia in maniera significativa, ed interagire attivamente col mondo avendo una minima dose di quella che nel settore viene chiamata “agency”.

Questa scelta è una delle sfide più grandi nella progettazione di un gioco, e la più delicata. Se avessimo voluto fare qualcosa di più semplice, ci saremmo limitati a un gioco “di parola” con un sistema leggero e limitate possibilità di interazione oltre a quella verbale. Tuttavia i cosiddetti “giochi di comitato” anche online, sono un genere già molto esplorato e volevamo provare a offrire qualcosa di diverso.Per tornare al concetto di esperienza ludica, lo stile di gioco è comunque principalmente di tipo esperienziale ovvero si basa sul fatto di immaginarsi di vivere una situazione.E’ quindi un gioco in cui almeno metà del gusto starà interpretare le reazioni di una persona, e di un gruppo di persone.

Il gusto è proprio provare le emozioni di quel personaggio, viverne le sensazioni e farle emergere in superficie portandole in una dimensione teatrale. E’ un gioco interpretativo, un Roleplay, e le impersonificare un alter ego, con le sue emozioni e le sue relazioni è di fatto il cuore pulsante del gioco sopra ogni altra cosa. Sarete a tutti gli effetti i vostri personaggi dietro la telecamera , a monte di tutto. Questo tipo di gioco è sostanzialmente introspettivo, ma se riusciamo a mettere a disposizione queste emozioni per gli altri, i giocatori saranno gli animatori gli uni degli altri.

Maggiore sarà la partecipazione attiva dei giocatori, più divertente sarà il gioco (anche più impegnativo e stressante, ma questo va messo in conto). E’ un gioco online, nel senso più puro del termine. Il gioco stesso si fonda sul fatto che i personaggi siano separati ma in contatto telematico, siano fisicamente distanti e mediati da una rete, e che questa rete , come internet d’altronde, abbia dei suoi contenuti da esplorare. Inoltre cercheremo di sfruttare alcuni aspetti tecnici peculiari di questo tipo mezzo di comunicazione per dare valore aggiunto all’esperienza. Anche in questo caso, ci complichiamo la vita rispetto ad un semplice gioco di comitato, ma crediamo che i giochi “nati in rete” abbiano una loro dignità autonoma.

Continuum è una esperienza multipiattaforma: questo significa che non ci limiteremo ad usare un media, ovvero la webcam, ma vi chiederemo anche di scrivere parti di narrazione, di mandare messaggi vocali, di interagire sui social. Questo rende sicuramente il gioco più impegnativo ma ha l’importante funzione di dare ai giocatori un impatto diretto sulla costruzione della storia assieme, perchè i materiali prodotto verranno utilizzati per arricchire l’esperienza di tutti.

Per questo motivo Continuum ha programmaticamente diverse fasi di gioco: nei primi giorni personalizzeremo assieme i vostri personaggi, vi aiuteremo a costruire le loro relazioni ed il vero e proprio antefatto di gioco. Questa prima parte di gioco sarà “asincrona”, nel senso che si svolgerà tramite fogli condivisi e social e non vi chiederà necessariamente di essere tutti online nello stesso momento. Questa parte di costruzione condivisa dell’ambientazione e dei caratteri è per certi versi un ritorno alle origini dei primissimi giochi dal vivo, quando i personaggi erano del tutto frutto della fantasia dei giocatori che ne erano gli autori.

In tempi recenti i giochi di ruolo di stampo narrativista hanno ridefinito in maniera consistente le metodologie di creazione condivisa del personaggio e del mondo di gioco, dimostrando che se ben gestita , può dare un grandissimo valore aggiunto grazie alle intuizioni e all’estro dei giocatori: se coordinati correttamente 60 autori possono fare cose che 6 persone non possono immaginare.

Come accennato, il nostro acronimo richiama per assonanza sia i giochi online che i giochi dal vivo, e volendo essere precisi si colloca da qualche parte a cavallo fra gli alternate reality games e i first person online games perchè voi vivrete le gesta dei vostri personaggi attraverso una interfaccia.

Continuum è a tutti gli effetti un gioco in prima persona poiché il gioco punta ad essere vissuto in tutto e per tutto in soggettiva come molti giochi online, utilizzando tutti gli artifici narrativi e tecnici possibili per giustificare il fatto di interagire da remoto.

Voi interpreterete i vostri personaggi ed interagirete con le interfacce nei loro panni. Il nostro (degli autori e dei giocatori assieme) impegno è proprio nel creare una cornice coerente per aiutarvi ad avere il gioco più immersivo e con la minor sospensione dell’incredulità possibile, e soprattutto con un aspetto di azione attiva nel mondo fittizio di gioco, che non si limiti al solo dialogo. Il dialogo in prima persona resterà lo strumento principale, ma non sarà l’unico aspetto del gioco: agirete nei panni dei vostri personaggi, perchè anche se la parola sarà lo strumento predominante, non sarà l’unico.

Questo è l’aspetto più critico dei giochi online di oggi: riuscire ad essere a tutti gli effetti delle esperienze in cui la vostra postazione di gioco e il mondo tangibile attorno a voi siano effettivamente una parte del gioco giocato, una parte della scenografia.

Un pò di storia dei LAOG

Il LAOG:  per capire questo acronimo nel modo più chiaro possibile, basta ripercorrere gli ultimi mesi.

Prima del 2020, almeno in Italia, solo un numero limitato di giocatori sfruttava le piattaforme internet per giochi di ruolo tradizionali e ancora di meno per giochi di interpretazione diretta.
All’estero le cose erano leggermente diverse, in realtà già da molto tempo esistevano e venivano usate regolarmente piattaforme come Roll20 per i giochi da tavolo, mentre d’altro canto sia i frequentatori di communities come Second Life, sia i giocatori di mass multiplayer online games erano abituati ad interpretare personaggi online.

In periodo di pandemia le persone che non volevano rinunciare un'attività ludica hanno cercato dei metodi sostitutivi a quelli cui erano abituati e perfino chi in passato aveva disegnato il gioco online si è ritrovato a far buon viso a cattiva situazione.

Nello specifico caso dei giochi che a inizio 2000 erano chiamati chiamavamo freeform / diceless e oggi sono stati rinominati "live da camera" / chamber larps il passaggio è stato in tre fasi.

Quarantine Games: la prima fase è stata riadattare semplici giochi di comitato e scenari già scritti, interpretandoli semplicemente via webcam ciò che si sarebbe fatto in presenza, banalmente ignorando lo spostamento di media , appoggiandosi al fatto che anche i giochi di partenza non prevedevano alcuna interazione fisica e spaziale.

Videochat Committee Games: una seconda generazione di giochi è stata fatta ex novo, partendo però da un game design molto tradizionale integrando a tutti gli effetti all’interno dell’ambientazione e del regolamento (comunque sempre molto snello) il fatto che i giocatori fossero effettivamente in luoghi diversi e comunicassero via chat. Il clima da pandemia ha visto il proliferare di ambientazioni post apocalittiche e storie di personaggi costretti a usare la rete per parlare.

Live Action Online Games: la terza generazione sono stati nuovi giochi nativi, per i quali il game design è specifico per il mezzo è che sono pensati per sfruttare le potenzialità della rete, l'uso di siti internet e materiale audio video ed altre peculiarità che dal vivo non si potrebbero fare, ma che invece con delle piattaforme multimediali si possono mettere in piedi.

Tutte e tre queste tipologie di giochi hanno avuto molto successo perché spesso richiedono poca o nessuna preparazione, sono in genere masterless e si esauriscono in una serata, e proprio per una questione di praticità hanno attirato molti novizi e giocatori occasionali.

In questo ultimo periodo però alcune maggiori realtà di gioco di ruolo dal vivo stanno raccogliendo la sfida tentando di far rivaleggiare senza vergogna queste esperienze online con le loro attività tradizionali, e noi ci inseriamo in questa compagine.